L’importanza di un corretto schema di movimento durante le attività quotidiane.
L’allineamento e il corretto movimento sono presi in attenta considerazione prevalentemente nell’allenamento degli atleti, mentre poca attenzione è rivolta nelle attività quotidiane. L’allineamento posturale è alla base degli schemi di movimento corretti; risulta pertanto difficile ottenere un movimento ottimale se l’allineamento di partenza è sbagliato.
Oggigiorno, la sedentarietà e la ridotta attività fisica predispongono il nostro sistema muscolo-scheletrico a indebolirsi, determinando una maggiore suscettibilità alle sollecitazioni meccaniche derivanti da atteggiamenti sbagliati e da movimenti ripetuti. Inoltre, una volta che acquisiamo uno specifico schema di movimento, tendiamo a ripeterlo in modo continuo durante le nostre attività quotidiane, sfruttando all’eccesso le strutture muscolo-tendinee che vi sono coinvolte.
Chinarsi per prendere un oggetto flettendo troppo la schiena o raggiungere una mensola muovendo la spalla senza una sufficiente elevazione della scapola e una corretta rotazione del braccio possono determinare uno stress dannoso a livello articolare. Ciò può manifestarsi sotto forma di dolore (infiammazioni muscolo-tendinee e articolari), portando il tessuto coinvolto a degenerare nel corso del tempo.
Stare seduti in ufficio determina spesso un utilizzo inappropriato dei muscoli della schiena e può comportare uno sforzo maggiore della regione lombare rispetto a quella toracica o viceversa, causando mal di schiena e degenerazione disco-articolare.
Nell’ambito sportivo, schemi di movimento alterati possono verificarsi in attività che prevedono la flessione ripetuta del ginocchio, come ad esempio nel calcio o nella pallavolo: se i muscoli che controllano il ginocchio non sono equilibrati nella loro attivazione, si può andare incontro a stiramenti muscolo-tendinei o lesioni articolari (rottura dei legamenti crociati o dei menischi).
La valutazione del fisioterapista ha l’obiettivo di correggere questi schemi di movimento alterati, ricercando squilibri muscolari attraverso test specifici: il trattamento non solo allevierà il dolore muscolo-scheletrico, ma potrà anche prevenirlo. La correzione della meccanica del corpo dovrebbe aiutare a ridurre l’uso di farmaci antinfiammatori, dal momento che la causa meccanica sarà ridotta o eliminata. Il fisioterapista aiuterà il paziente a responsabilizzarsi nei confronti del proprio problema e a non dipendere da farmaci nel tentativo di alleviare il sintomo.
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